I consumatori di energia elettrica hanno il diritto legale di accedere visivamente ai propri contatori, e qualsiasi impedimento a tale accesso da parte del gestore del sistema di distribuzione dell’energia elettrica, in questo caso EVN, costituisce una violazione della Legge sull’Energia. La mancata ottemperanza a questa legge può comportare una multa da 1.000 a 3.000 euro per EVN.

Con l’entrata in vigore della nuova legge il 29 maggio 2025, il gestore è obbligato a garantire l’accesso visivo al dispositivo di misurazione, consentendo al consumatore di visualizzare e controllare i dati registrati in qualsiasi momento.

Secondo gli Ingegneri della Macedonia, comportamenti legalmente inammissibili includono: posizionare i contatori in scatole chiuse, ad un’altezza inaccessibile al cittadino, in locali chiusi a chiave e invisibili, o in armadietti che ne impediscano la visualizzazione.

I cittadini che non possono visualizzare il proprio contatore o controllare i dati di consumo hanno il diritto di presentare un reclamo e richiedere un’ispezione e una sanzione del gestore. Questo vale anche per i contatori posti dietro reti metalliche, vetri che impediscono la lettura o situati in luoghi inappropriati e pericolosi che ne impediscono l’accesso.

È stata presentata una richiesta ufficiale agli organi di ispezione competenti: l’Ispettorato statale per l’energia, le miniere e le risorse minerarie, l’Ispettorato statale del mercato e il Ministero dell’Energia, per confermare quale di essi sia specificamente responsabile dell’azione e della sanzione in questi casi.

Gli Ingegneri della Macedonia sottolineano che impedire l’accesso al dispositivo di misurazione non è un problema tecnico, ma una violazione diretta di un obbligo legale e motivo di sanzioni. Sebbene i contatori siano di proprietà di EVN, fanno parte di un servizio pubblico e l’accesso ad essi è un elemento necessario di trasparenza, controllo e protezione del consumatore.