I dipendenti che non hanno ricevuto l’aumento salariale del 12,6% per il mese di marzo, come previsto dal Contratto Collettivo Generale, hanno la possibilità di intraprendere azioni legali contro i propri datori di lavoro.
Slobodan Trendafilov, Presidente della Federazione dei Sindacati della Macedonia (SSM), ha sottolineato che tutti i dipendenti firmatari degli accordi che non hanno ricevuto un aumento salariale di circa 4.000 denari per marzo hanno il diritto di presentare una denuncia.
L’SSM offre assistenza legale gratuita ai dipendenti interessati.
Trendafilov ha espresso preoccupazione per il fatto che alcune persone potrebbero intenzionalmente voler causare un collasso del bilancio pubblico attraverso cause legali intentate da studi legali e avvocati, i quali, secondo le tariffe legali, richiederebbero costi legali elevati a discapito dello stipendio mensile dei dipendenti.
Trendafilov ha ricordato un episodio simile nel 2008 al Ministero dell’Interno, quando i ministri cercarono di impedire ai dipendenti di fare causa per l’allora indennità del 10% sui loro stipendi.
L’SSM fa appello al rispetto degli obblighi legali affinché gli stipendi vadano nelle tasche dei lavoratori, che li meritano e per i quali lavorano, e non nelle tasche di studi legali, avvocati, tribunali o nelle casse dello Stato per le spese processuali.
Tra i dipendenti che possono presentare una denuncia rientrano quelli del settore dell’istruzione, che hanno ricevuto un aumento del 7% anziché del 12,6%, quelli del settore sanitario, ai quali era stato promesso un aumento salariale del 5% con lo stipendio di marzo, ma che non hanno ancora ricevuto nemmeno questo piccolo aumento anziché il 12,6%, e tutti i dipendenti del settore pubblico che non hanno ricevuto uno stipendio per marzo in conformità con il Contratto Collettivo Generale, ovvero il cui stipendio non è stato aumentato del 12,6%, ma solo linearmente dell’importo dell’adeguamento del salario minimo di quasi 1.800 denari.