L’SDSM accusa il VMRO-DPMNE di non garantire il rispetto della lingua macedone da parte dei funzionari governativi, evidenziando un presunto disinteresse dei partner della coalizione di governo verso la lingua e i cittadini macedoni.

Il partito di opposizione ha sollevato dubbi sulla reale volontà del VMRO-DPMNE di difendere gli interessi nazionali, considerando il comportamento di alcuni esponenti del governo. Secondo l’SDSM, il Vice Primo Ministro per la Buona Governance, Arben Fetai, si sarebbe rifiutato di rispondere in macedone a domande poste in tale lingua, adducendo di non essere ancora “pronto” nonostante sia nato a Kumanovo, abbia la cittadinanza macedone e ricopra una posizione nel governo.

L’SDSM critica il silenzio del VMRO-DPMNE di fronte a questo episodio, sottolineando la mancanza di reazioni, scuse o richieste di chiarimenti. Il partito di opposizione si interroga sul significato della maggioranza parlamentare del VMRO-DPMNE, chiedendosi se sia servita solo a permettere un maggiore disprezzo per la lingua e le istituzioni macedoni.

L’SDSM afferma che questo non è un caso isolato, segnalando che altri funzionari del blocco albanese nel governo non si esprimono in macedone e non rispondono ai media in tale lingua.

Il partito di opposizione conclude accusando il VMRO-DPMNE di incoerenza, ricordando come il partito avesse promesso di difendere il “macedonismo” e di opporsi al presunto tentativo di “assimilazione” rappresentato dalla proposta francese, mentre ora non sarebbe in grado di garantire il rispetto della lingua macedone all’interno del proprio governo.