Gli ospedali modulari COVID costruiti in Macedonia del Nord durante il mandato del Ministro della Salute Venko Filipche non rispettano gli standard minimi di sicurezza e costruzione. Questa è l’accusa lanciata da Valentin Manasievski, membro del CC di VMRO-DPMNE, in una conferenza stampa.
Secondo Manasievski, i 16 ospedali modulari sono stati costruiti con fondi della Banca Mondiale, la quale aveva stanziato 30 milioni di euro per la gestione della crisi COVID, inclusa l’acquisto di medicinali, attrezzature e la costruzione di nuove strutture sanitarie.
Tuttavia, la Banca Mondiale avrebbe ritenuto che il Ministero della Salute non avesse le competenze per gestire direttamente i fondi, affidandoli a un’unità di progetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Quest’ultima si sarebbe occupata degli appalti, mentre un funzionario del Ministero della Salute, nominato da Filipche, avrebbe curato le specifiche tecniche e la conformità delle procedure.
Manasievski contesta proprio la correttezza delle specifiche tecniche, affermando che non sarebbero conformi agli standard per la costruzione di strutture sanitarie. In particolare, sarebbero state violate la Legge sulle Costruzioni e la Legge sulla Sanità, e non sarebbero stati rispettati gli standard minimi di protezione contro incendi ed esplosioni.
Il membro del VMRO-DPMNE ha inoltre sottolineato che gli ospedali modulari sarebbero stati acquistati e installati come “beni”, e non come strutture idonee all’esercizio di attività sanitaria. Ha aggiunto che, prima dell’incendio in un ospedale modulare in cui persero la vita 14 persone, il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni avrebbe modificato in via d’urgenza la Legge sulle Costruzioni per trasferire questo tipo di strutture alla categoria delle “attrezzature urbane”, la cui autorizzazione sarebbe rilasciata dal Ministero della Salute.
Secondo Manasievski, gli ospedali non sarebbero registrati al catasto, non avrebbero ricevuto una decisione governativa per l’uso permanente e non sarebbero in possesso di un permesso di utilizzo conforme alle normative vigenti. Le prove di queste irregolarità sarebbero state consegnate alla Procura della Repubblica per la criminalità organizzata.
Manasievski ha concluso affermando che gli ospedali modulari sarebbero stati installati illegalmente e non potrebbero essere utilizzati per attività sanitarie o mediche. Ha rivolto domande dirette a Filipche, chiedendo se le “commissioni” avessero avuto un valore superiore alla vita dei cittadini e perché avesse approvato la costruzione illegale degli ospedali modulari, qualificati come beni inadatti all’attività sanitaria. Ha inoltre annunciato ulteriori dettagli per il giorno successivo.