La costruzione di un hotel di lusso di proprietà dell’ex direttore dell’UBK, Saso Mijalkov, nella località di Gorica 3, sulle rive del Lago di Ohrid, ha sollevato forti polemiche. Il partito politico Levica ha denunciato la distruzione di una foresta di 70 anni per far spazio all’hotel e ha criticato la mancanza di trasparenza nel processo di approvazione.

Levica ha espresso preoccupazione per il fatto che l’hotel sia stato costruito in una zona considerata critica, dove l’urbanizzazione dovrebbe essere sospesa fino all’adozione di piani di protezione per le rarità naturali. Il partito ha affermato di aver appreso che non è stata preparata una Valutazione di Impatto Ambientale, un documento essenziale per ottenere un permesso di costruzione.

Levica ha inoltre criticato il sindaco di Ohrid, Kiril Pecakov, per il suo silenzio sulla questione e ha chiesto al Primo Ministro se Mijalkov sarà ritenuto responsabile. Il partito ha sottolineato che Mijalkov ha accumulato la sua ricchezza durante il governo di VMRO-DPMNE e ha ricevuto l’amnistia sotto la protezione di SDS.

Il partito ha affermato che Mijalkov ha acquisito 15.000 metri quadrati di terreno demaniale in una delle zone più attrattive di Ohrid, e che il piano urbanistico adottato in modo scandaloso non è stato rivisto per garantirne la conformità con il Piano di Gestione del Patrimonio Naturale e Culturale della Regione di Ohrid. Levica ha accusato il sindaco Pecakov di non adempiere al suo obbligo legale di modificare il piano urbanistico di Gorica 3, al fine di prevenire l’illegalità che degrada continuamente la costa di Ohrid. Levica chiede che si inizi proprio dall’ex alto funzionario, Mijalkov, accusando un’amnistia da parte degli interessi congiunti di VMRO-DPMNE e SDS.