Il partito SDSM ha accusato il governo guidato da VMRO-DPMNE di negligenza nei confronti della lingua macedone, a 80 anni dalla sua codificazione. Maja Serafimovska Borozan, esponente di SDSM, ha espresso preoccupazione per la mancata attuazione della Legge sull’Uso della Lingua Macedone.

Secondo SDSM, l’Ispettorato per l’Uso della Lingua Macedone è inattivo a causa della mancata armonizzazione con la Legge sulla Vigilanza Ispettiva. L’unico funzionario presente sarebbe un direttore di partito proveniente da VMRO-DPMNE.

SDSM ha inoltre denunciato la sospensione di iniziative come il concorso “Disegna in Macedone”, la mancanza di nuove assunzioni di correttori di bozze e l’assenza di borse di studio per studenti.

In contrapposizione, SDSM ha rivendicato di aver compiuto passi concreti negli anni precedenti per proteggere e promuovere la lingua macedone. Tra questi, il riconoscimento ufficiale della lingua macedone a livello internazionale e all’interno dell’UE, lo stanziamento di fondi per la digitalizzazione degli archivi dell’Istituto di Lingua Macedone e l’assunzione di scienziati presso l’Istituto.

SDSM ha esortato il governo ad adempiere immediatamente agli obblighi legali previsti dalla Legge sull’Uso della Lingua Macedone, sottolineando che l’apertura dell’Ispettorato, l’assunzione di correttori di bozze e la concessione di borse di studio rappresentano un dovere nazionale.

La professoressa Maja Serafimovska Borozan ha concluso affermando che la lingua macedone merita attenzione da parte dello stato, non negligenza da parte dei partiti. Ha inoltre criticato l’incompetenza del Ministro Ljutkov.