L’inizio dell’anno scolastico in Macedonia del Nord è segnato da disagi significativi dovuti alla mancanza di libri di testo per molti studenti. Genitori e alunni si trovano ad affrontare difficoltà inaspettate, nonostante le promesse pre-elettorali di fornitura completa di materiale didattico.

La situazione più critica riguarda le classi superiori. In particolare, mancano i libri di testo di matematica e storia per l’ottava classe, costringendo i genitori a ricorrere a stampe di fortuna condivise tramite gruppi Viber.

La mancanza di materiale didattico si estende anche agli istituti professionali, dove intere classi sono sprovviste di libri su materie fondamentali come organizzazione amministrativa, procedurale, legale e statale.

Secondo alcune dichiarazioni politiche, la responsabilità di questa situazione ricade direttamente sul Ministro Janevska e sul Primo Ministro Mickoski.

Nonostante l’investimento di oltre 11 milioni di euro provenienti dal bilancio statale, la promessa di fornire nuovi libri di testo a tutti gli studenti non è stata mantenuta, scatenando reazioni da parte di partiti politici.

I libri di testo sono disponibili solo per gli studenti più piccoli, dalla prima alla terza elementare, mentre la situazione è definita “catastrofica” per la quarta e quinta elementare.

Si chiede un intervento immediato per garantire che tutti gli studenti abbiano accesso ai libri di testo necessari per il loro percorso di studi.