La frequenza degli omicidi, specialmente nella capitale e nell’area centrale della città, è in aumento negli ultimi 15 mesi, sollevando serie preoccupazioni sulla sicurezza pubblica. L’ultimo omicidio, avvenuto nel cortile della più grande stazione di polizia di Skopje a Bit Pazar, dove sono stati sparati più di 60 colpi, ha suscitato particolare sgomento.
La deputata dell’SDSM Slavjanka Petrovska ha denunciato la situazione durante una sessione parlamentare dedicata all’interpellanza del Ministro dell’Interno Panche Toshkovski, definendola la “nuova normalità” con Toshkovski. Petrovska ha inoltre criticato la gestione del traffico e ha menzionato la morte della giovane Frosina, il cui caso era stato utilizzato per annunciare misure drastiche nel traffico, in particolare nell’area della prevenzione e della punizione.
Petrovska ha affermato che gli incidenti stradali, con conseguenze fatali o meno, si verificano quotidianamente a Skopje. Ha inoltre sollevato interrogativi sullo scandalo che ha coinvolto il fratello del sindaco, accusando il governo di fare “pubblicità” e “PR” a spese dei cittadini.
La deputata ha contestato l’affermazione del governo di condurre una lotta non selettiva contro la criminalità e la corruzione, citando l’esempio di Artan Grubi che avrebbe attraversato il confine senza problemi. Petrovska ha concluso sottolineando la gravità della situazione e la necessità di un intervento efficace per garantire la sicurezza dei cittadini.