Il processo per l’omicidio di Vanja Gjorcevska, la quattordicenne rapita e uccisa, si conclude con una sentenza che suscita interrogativi. Aleksandar Gjorcevski, padre della vittima, è stato assolto, ma restano senza risposta domande chiave sul movente del rapimento e sull’insistenza nel coinvolgere il padre nelle indagini.

L’avvocato di Gjorcevski, Vladimir Tufegdzic, ha espresso insoddisfazione per l’esito del processo, sottolineando come non sia emersa la ragione del rapimento e dell’omicidio di Vanja, né il motivo per cui si sia insistito nel coinvolgere il suo assistito, nonostante l’assenza di prove a suo carico.

Tufegdzic ha inoltre sollevato dubbi sull’operato delle istituzioni, chiedendo perché non sia stato prevenuto il piano criminale di rapimento, che, secondo la testimonianza di uno dei condannati, era in preparazione dal 2022. L’avvocato si interroga se il coinvolgimento di Gjorcevski non sia stato un tentativo di distogliere l’attenzione da altri aspetti dell’indagine. Rimane inoltre aperto il quesito sul perché non siano stati individuati in tempo i quattro imputati, che avrebbero scavato buche in diverse località del paese con l’intento di rapire persone.

Al momento, Aleksandar Gjorcevski non intende sporgere denuncia penale. Tufegdzic ha rivelato che un giudice aveva richiesto la documentazione medica relativa alle lesioni subite da Gjorcevski a seguito di presunte torture, ma la richiesta non è stata accolta e la Procura non ha avviato indagini sui presunti abusi da parte degli agenti di polizia.

La Procura, dal canto suo, ha annunciato che presenterà appello contro l’assoluzione di Gjorcevski. Il procuratore Ana Stojkovic Dimitrievska ha dichiarato che, sebbene non siano state raccolte tutte le prove desiderate, è un fatto che solo i genitori sapevano che la ragazza si sarebbe recata a scuola da sola, e due degli imputati avevano inizialmente dichiarato di aver appreso questa informazione dal padre, tramite Palevski, salvo poi ritrattare. Secondo il procuratore, i due imputati non hanno fornito spiegazioni plausibili per il cambio di versione e le accuse di tortura non sarebbero state provate.

Il Tribunale penale ha condannato all’ergastolo Ljupcho Palevski, Bore Videvski, Velibor Manev e Vlatko Kesishov per il rapimento e l’omicidio di Vanja Gjorcevska e di Panche Zhezovski, un uomo di 74 anni. Aleksandar Gjorcevski, il padre di Vanja, è stato assolto.