Le serie e i serial televisivi dominano la programmazione in prima serata, occupando il 45% del palinsesto. Secondo un’analisi dell’Agenzia per i Servizi di Media Audiovisivi, le trasmissioni informative seguono con il 24%, i lungometraggi con il 22%, mentre i documentari e i programmi umoristici e musicali sono i meno rappresentati, con rispettivamente il 5% e il 2%.

L’analisi, intitolata “Genere nei Media 2024: Questioni di genere e il modo in cui donne e uomini sono rappresentati in prima serata sulle televisioni nazionali,” ha esaminato i contenuti trasmessi su MRT 1, MRT 2, Alsat-M, Alfa, Kanal 5, Sitel e Telma dal 9 al 22 settembre 2024. La ricerca si è concentrata sui programmi trasmessi immediatamente dopo i telegiornali principali, in quanto attraggono il maggior numero di spettatori e hanno un impatto significativo sulla formazione delle opinioni pubbliche.

Nei serial turchi, le donne sono state mostrate sullo schermo più a lungo degli uomini (nel 52% del tempo sullo schermo e altrettanto nel tempo di parola). Negli altri contenuti, la percentuale di tempo in cui gli uomini sono stati mostrati sullo schermo è stata significativamente superiore a quella delle donne.

L’analisi ha rilevato che nella maggior parte dei contenuti analizzati, l’oggettivazione e la sessualizzazione delle donne erano minime o assenti, un segnale positivo per il rispetto dell’uguaglianza di genere.

In alcune trasmissioni, specialmente nei programmi informativi, si sono notati tentativi di utilizzare un linguaggio sensibile al genere, un passo avanti verso l’inclusività. L’uso di un linguaggio stereotipato in base al genere è stato meno frequente, mentre il linguaggio neutro è stato utilizzato più spesso in quasi tutti i tipi di contenuto dei programmi.