La Macedonia si trova in una profonda crisi economica e sociale, con un calo del tenore di vita e cittadini impoveriti. Lo ha dichiarato il Presidente di SDSM, Venko Filipche, durante un incontro con membri e cittadini a Sveti Nikole. Secondo Filipche, le promesse di una vita migliore fatte da VMRO-DPMNE dopo la loro vittoria si sono rivelate menzogne.

Filipche ha affermato che la Macedonia è un paese umiliato, con lavoratori umiliati e un’economia sull’orlo del baratro a causa delle politiche errate del governo. Ha sottolineato che la realtà non può essere nascosta dietro tabelle e statistiche.

“Li ascolto con rapporti e cifre sull’economia a cui nessuno crede. Oggi ci sono solo pochi fatti che distruggono tutte le loro bugie”, ha detto Filipche. Ha evidenziato che il potere d’acquisto dei cittadini è diminuito del 20%. “Siamo il penultimo paese in Europa per quanto riguarda il salario minimo e l’ultimo in termini di potere d’acquisto. I cittadini lo sanno e lo sentono, tutto il resto che dice il governo è pura manipolazione”, ha aggiunto.

Filipche ha anche lanciato un avvertimento sull’enorme debito che il governo sta accumulando senza alcuna trasparenza. “Hanno creato un debito di 7 miliardi di euro che i nostri figli dovranno ripagare per i loro progetti aziendali”, ha detto. “Denaro preso in prestito senza controllo che sarà destinato a società di loro scelta. Sta accadendo una rapina del secolo per la quale dovranno rispondere prima o poi”, ha concluso.