L’SDSM accusa Hristijan Mickoski di proteggere i funzionari di polizia della VMRO-DPMNE coinvolti nell’incendio della discoteca “Puls” a Kochani, in cui persero la vita 62 giovani e 200 rimasero feriti. Martin Kostovski dell’SDSM ha sollevato interrogativi sull’operato della procura e sul presunto ruolo di Mickoski nell’ostacolare le indagini.
Kostovski ha chiesto perché Tomo Donev, all’epoca capo degli affari criminali a Kochani, sia stato escluso dall’indagine. Ha ipotizzato che Donev, come altri funzionari di polizia della VMRO-DPMNE a Shtip e Kochani, possa far parte di strutture di partito para-poliziesche che estorcono e condonano la criminalità nella Macedonia orientale.
L’SDSM si chiede come sia possibile che, nonostante le informazioni in possesso della polizia, le note ufficiali e i post sui social media che segnalavano l’uso illegale di materiale pirotecnico nella discoteca, il capo degli affari criminali non sia ritenuto responsabile del fallimento della polizia che ha portato alla tragedia. Kostovski ha sottolineato che Donev era gerarchicamente superiore al Dipartimento per le armi, gli esplosivi e le sostanze pericolose di Kochani, responsabile della supervisione dell’uso di materiale pirotecnico.
L’SDSM si interroga sul motivo per cui la procura tace di fronte a fatti ed elementi di prova che indicano responsabilità penali tra un gran numero di funzionari di polizia in carica. Kostovski ha affermato che l’SDSM non smetterà di denunciare coloro che hanno fatto precipitare la Macedonia nell’oscurità.