VMRO-DPMNE accusa l’SDSM di aver abusato dei servizi segreti per spiare oppositori politici, imprenditori e giornalisti, al fine di rimanere al potere. La denuncia principale riguarda il presunto spionaggio del presidente di VMRO-DPMNE, Hristijan Mickoski, per cinque anni.

Secondo VMRO-DPMNE, l’SDSM avrebbe utilizzato i servizi segreti come strumento di partito dal 2019 al 2024, abusando delle istituzioni, dei fondi statali e dell’intero apparato di sicurezza e intelligence. L’obiettivo sarebbe stato quello di eliminare politicamente Mickoski, considerato l’unico in grado di sconfiggere l’SDSM alle elezioni.

Le intercettazioni avrebbero avuto lo scopo di soffocare le voci critiche, ricattare gli imprenditori e impedire la caduta del partito dal potere.

VMRO-DPMNE afferma che i servizi segreti sono stati utilizzati per mantenere al potere Zoran Zaev e Venko Filipce e la loro cerchia, anziché per la sicurezza dello Stato e dei cittadini.

Inoltre, VMRO-DPMNE accusa l’attuale Procuratore Capo Kocevski di aver collaborato a queste attività, facilitando l’emissione di misure investigative speciali (MPI). Kocevski sarebbe il principale collegamento nella catena dell’SDSM per lo spionaggio di Mickoski, giornalisti e imprenditori.

VMRO-DPMNE chiede che la Procura apra un’indagine approfondita sullo scandalo e porti i responsabili davanti alla giustizia. Il partito si chiede perché l’SDSM abbia difeso Kocevski durante la votazione sull’interpellanza contro di lui, suggerendo che la ragione sia proprio il suo ruolo nello spionaggio.