I genitori delle vittime e dei feriti di Kocani accusano pubblicamente i responsabili istituzionali, ma a causa di pressioni politiche da parte del governo, nessun funzionario statale in carica è coinvolto nell’indagine della procura. Lo ha dichiarato Metodija Ilievski, vicepresidente di SDSM, durante una conferenza stampa.
Ilievski ha sollevato diverse domande dalla tribuna del partito, rivolgendosi direttamente a Kocevski e Mickoski. Ha chiesto perché non sia stata formulata un’accusa contro Dragan Kazak Petrushev, il responsabile del turno che quella notte gestiva il controllo dell’azione nella discoteca Puls.
Secondo Ilievski, esisterebbe una registrazione che dimostrerebbe come Dragan Petrushev, contrariamente alle procedure operative standard, avrebbe chiuso a chiave le porte della discoteca Puls, impedendo a chiunque di lasciare il locale. Il vice presidente ha chiesto se, nel caso la procura fosse in possesso di tale registrazione dalle telecamere di sicurezza della discoteca, perché non sia stata ancora formulata un’accusa contro Petrushev.
Un’altra questione sollevata riguarda il presunto mancato controllo del locale Puls da parte di Petrushev alle 12:30, all’inizio della festa, come previsto dall’ordine ricevuto. Ilievski ha chiesto se vi sia stata comunicazione tra il proprietario della discoteca e Dragan Petrushev e se la richiesta del proprietario Deko fosse quella di effettuare un controllo prima della fine della festa per aumentare i profitti.
Ilievski ha anche interrogato circa un altro procedimento in corso contro Petrushev per divulgazione di segreti ufficiali e contatti con criminali.
Il vicepresidente di SDSM ha sollevato il sospetto che Dragan Kazak Petrushev sia protetto perché membro di spicco di VMRO-DPMNE a Kocani e che da anni svolga “lavoro sporco” per il partito in città. Ha suggerito che Petrushev potrebbe essere protetto perché in possesso di materiale compromettente su importanti funzionari di VMRO-DPMNE, inclusi membri del parlamento.
Infine, Ilievski ha chiesto perché Petrushev partecipi a quasi tutte le proteste a Kocani in veste ufficiale di agente di polizia, chiedendosi se l’obiettivo di Pance Toshkovski e Hristijan Mickoski sia quello di intimidire i genitori delle vittime affinché non parlino di quanto accaduto quella notte.
Ilievski ha concluso affermando che SDSM non permetterà che non ci sia giustizia per le 62 giovani vittime e i 200 feriti.