Bogdanka Kuzeska, portavoce dell’SDSM, ha sollevato interrogativi sull’inerzia del Direttore dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (ANB), Bojan Hristovski, e dello stesso Hristijan Mickoski riguardo alla desecretazione dei documenti relativi alle accuse di sorveglianza. Kuzeska si chiede perché, a distanza di quasi una settimana dalla pubblicazione delle accuse, non sia stata avviata la procedura per rendere pubblici i documenti che, a detta del governo, proverebbero le affermazioni.
Kuzeska ha domandato se Mickoski tema che la desecretazione di tali documenti possa confermare indizi di reati milionari nel caso denominato “Delchevski Nivi”.
Nel suo intervento, Kuzeska ha ricordato che nel caso “Delchevski Nivi” sarebbero coinvolti stretti collaboratori di Mickoski, tra cui un membro della sua sicurezza personale e l’allora direttore del Palazzo Bianco, ovvero la sede centrale di VMRO-DPMNE.
La portavoce dell’SDSM ha insinuato che i documenti che Mickoski si rifiuta di desecretare potrebbero rivelare che il capo del gruppo criminale organizzato, che avrebbe beneficiato di migliaia di euro, sia proprio Hristijan Mickoski.
Kuzeska ha inoltre ipotizzato che tali documenti possano contenere gravi indizi di finanziamento illegale di VMRO-DPMNE e di crimine organizzato e corruzione.
Secondo Kuzeska, la procedura di desecretazione è semplice e risolverebbe tutti i dubbi esistenti nell’opinione pubblica.
La mancata desecretazione, a suo dire, sarebbe la prova che Mickoski non può sfuggire alla “matrice criminale” e che il suo unico scopo è l’arricchimento personale.