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Accuse contro 10 persone per abusi presso REK Bitola

L’Ufficio del Pubblico Ministero di Base di Bitola ha sporto accuse contro un totale di 10 persone in relazione ad abusi presso REK Bitola. Di questi, sette sono accusati di Abuso di Posizione Ufficiale e Autorità, mentre tre sono accusati di Negligente Adempimento del Dovere.

Le accuse riguardano presunte irregolarità in una procedura di appalto pubblico per lo scavo di materiale di riporto presso REK Bitola, che avrebbero causato un danno significativo al bilancio di AD ESM-Branch REK Bitola, pari a 178.370.319 dinari. È stato proposto al Tribunale di Base di Bitola la confisca del profitto illecito ottenuto illegalmente, pari a 178.370.319 dinari.

Tra gli accusati di abuso, tre sono funzionari – membri della Commissione di Esperti autorizzata a valutare le offerte in un appalto pubblico per la selezione di una società per lo scavo del materiale di riporto a REK Bitola. Questi, contrariamente alla Legge sugli Appalti Pubblici, avrebbero preso la decisione di escludere illegalmente l’offerta di un operatore economico da un’ulteriore valutazione. Nonostante la società avesse presentato prove di soddisfacimento delle condizioni per la capacità tecnica e professionale dalla documentazione di gara, avrebbero comunque valutato tali prove come inaccettabili e respinto l’offerta.

Tre membri della Commissione per gli Appalti Pubblici per lo svolgimento di una procedura aperta di appalto pubblico hanno accettato questo parere di esperti e, sebbene in contrasto con le disposizioni della Legge sugli Appalti Pubblici, hanno invitato all’asta elettronica solo altri due operatori economici che avevano offerto prezzi iniziali più alti rispetto alla società eliminata.

Il direttore accusato di REK Bitola ha accettato la proposta per la selezione dell’offerta più favorevole contenuta nella Relazione della Commissione per l’Attuazione degli Appalti Pubblici, anche se era contraria alle disposizioni della Legge sugli Appalti Pubblici. Il 3 ottobre 2022, ha concluso un contratto per lo scavo del materiale di riporto di investimento presso la miniera di Brod Gneotino con RUD-KOP import-export DOOEL Bitola per un importo di 708.000.000 di dinari IVA inclusa. Successivamente, nel settembre 2023, il direttore ha anche concluso un allegato al contratto, aumentando il valore dell’appalto pubblico di un ulteriore 20%, pari a 120.000.000 di dinari, agendo così anche contrariamente alla Legge sugli Appalti Pubblici, perché non aveva precedentemente eseguito un’ulteriore analisi costi-benefici e non aveva pienamente garantito i fondi necessari che, secondo le disposizioni legali, avrebbero dovuto essere garantiti integralmente prima della conclusione del contratto.

I funzionari dell’Ufficio per gli Appalti Pubblici, accusati di lavoro negligente, hanno esaminato l’intera documentazione relativa all’appalto pubblico e avrebbero dovuto stabilire che l’offerta di un operatore economico era stata illegalmente respinta, ma non lo hanno fatto e hanno illegalmente istruito l’ente appaltante a continuare con la procedura di appalto pubblico e a concludere il contratto. I fondi sono congelati in un conto fino al raggiungimento di un verdetto.