Il deputato del partito di Sinistra, Sashko Janchev, ha denunciato gravi irregolarità nella gestione del personale all’interno delle istituzioni sanitarie, accusando il governo di danneggiare il sistema sanitario. Durante la sessione parlamentare dedicata alle interrogazioni, Janchev ha sollevato questioni relative a mobbing, abusi di potere e incongruenze che affliggono il settore.
Janchev ha espresso particolare preoccupazione per le azioni di Burim Idrizi, responsabile di settore presso l’Istituto di Medicina Trasfusionale. Idrizi è accusato di aver preparato allegati contrattuali falsi, modificando arbitrariamente la data di assunzione dei dipendenti con decenni di esperienza. Secondo Janchev, Idrizi inseriva una clausola che retrodatava l’inizio del rapporto di lavoro al 2023 o 2024, e considerava il rifiuto di firmare tali allegati come licenziamento.
Il deputato ha inoltre evidenziato che il direttore dell’Istituto di Medicina Trasfusionale, Amir Elezi, avrebbe minacciato i dipendenti con avvisi affissi alla bacheca nel caso in cui si fossero rifiutati di firmare gli allegati modificati. Janchev ha contestato la legittimità della nomina di Elezi, affermando che non soddisfa i requisiti di legge per ricoprire tale carica, in quanto la legge prevede che il direttore debba essere uno specialista in medicina trasfusionale con almeno due anni di esperienza nel settore, mentre Elezi è specializzato in radiologia e non possiede l’esperienza necessaria.
Inoltre, Janchev ha portato all’attenzione del parlamento il caso di un’infermiera con 38 anni di esperienza presso l’ospedale di Negotino che, invece di essere premiata per la sua dedizione, è stata trasferita a un incarico con una retribuzione inferiore. Al suo posto è stato assunto un dipendente con solo pochi mesi di corso, evidenziando, secondo Janchev, una politica del personale che svaluta l’esperienza e la professionalità.