La coalizione VLEN accusa il DUI di ipocrisia e manipolazione, affermando che il partito agisce in modo contrario agli interessi degli albanesi e cerca di perpetuare il potere per coprire attività criminali.
Secondo VLEN, DUI mostra un comportamento contraddittorio, facendo promesse pubbliche per poi agire diversamente dietro le quinte.
VLEN critica apertamente Ali Ahmeti e Bujar Osmani, accusandoli di agire contro gli interessi degli albanesi. In particolare, Osmani viene menzionato per aver agevolato l’arrivo di Lavrov a Skopje e per aver distribuito favori e passaporti diplomatici in modo inappropriato.
La coalizione VLEN sostiene che il DUI, temendo la perdita di potere e il disvelamento di attività illecite, cerchi disperatamente di mantenere il controllo sul Ministero dell’Interno e sulle istituzioni statali.
VLEN ritiene che il DUI tema una sconfitta elettorale e che stia ricorrendo a tattiche di spauracchio per mobilitare il proprio elettorato, agitando lo spettro di una presunta “dealbanizzazione”.
VLEN conclude affermando che i cittadini albanesi non sono ingenui e che il DUI ha bisogno di un governo di continuità solo per proteggere i propri leader da possibili conseguenze legali. La coalizione si dichiara fiduciosa di poter sconfiggere il DUI alle prossime elezioni, relegandolo definitivamente nella storia politica.