Il partito Levica ha espresso una forte condanna nei confronti della pratica di compilazione superficiale e non professionale delle dichiarazioni patrimoniali da parte dei funzionari di VMRO-DPMNE. Levica definisce tale pratica come una palese sottovalutazione degli obblighi legali e una grave compromissione della trasparenza e dell’integrità delle funzioni pubbliche.
In base alla Legge sulla Prevenzione della Corruzione e del Conflitto di Interessi, i funzionari sono tenuti a presentare dichiarazioni patrimoniali alla Commissione Statale per la Prevenzione della Corruzione (SCPC), riportando dettagliatamente i loro beni e quelli dei loro familiari, nonché eventuali variazioni intervenute durante il loro mandato. Tuttavia, secondo Levica, anche senza conoscere le circostanze finanziarie personali dei funzionari di DPMNE, sono chiaramente visibili numerosi dati superficiali, irregolarità e inadeguato adempimento dell’obbligo legale.
Levica ha annunciato che nel prossimo periodo renderà pubbliche tutte le irregolarità e le osservazioni relative ai beni dichiarati dai funzionari pubblici, al fine di sollecitare la SCPC ad intraprendere azioni appropriate.
Secondo i dati pubblicamente disponibili, il Ministro della Cultura e del Turismo, Zoran Ljutkov, ha dichiarato cinque proprietà. Tra queste, il suo appartamento a Bansko, oltre a: un appartamento a Karposh di 38 metri quadrati con un valore totale di 2,39 denari; una casa a Gabrovo di 315 metri quadrati con un valore totale di 28 denari e un cortile di 44 metri quadrati con un valore totale di 1,5 denari, tutti a nome del coniuge. Inoltre, il coniuge possiede anche un appartamento a Karposh di 55 metri quadrati del valore di 3,5 denari.
La parlamentare di DPMNE Beti Stamenkoska – Trajkoska, pur avendo dichiarato un prestito, risulta proprietaria solo di azioni acquisite nel 2005 presso Stopanska Banka, Makstil e ZK Pelagonija. Seguendo l’esempio dei suoi genitori, che pure possiedono ingenti proprietà in azioni, ha dichiarato tre autoveicoli, tutti a nome del coniuge. I beni immobili sono a nome dei suoi genitori e ha anche dichiarato un terreno edificabile di 134 metri quadrati con un valore di 0 denari. Sebbene secondo le leggi sia obbligata a dichiarare tutti i beni della sua famiglia, non ci sono dati sui conti bancari.
La parlamentare Ivanka Vasilevska, nella sua dichiarazione patrimoniale, ha dichiarato di possedere un appartamento a Centar di 99 metri quadrati e un valore di soli 1 denaro.
“Chiediamo un’immediata revisione delle dichiarazioni patrimoniali di tutti i funzionari e il perseguimento di tutti coloro che, con dati errati o falsi, eludono l’obbligo legale!“, si legge nella reazione di Levica.
Levica solleva una domanda: perché la SCPC tollera questo flagrante disprezzo degli obblighi legali? L’assenza di verifiche serie e di azioni adeguate da parte della SCPC non solo mina la fiducia nelle istituzioni, ma incoraggia anche l’ulteriore pratica di occultamento dei beni reali dei titolari di cariche pubbliche. “La corruzione non si previene chiudendo un occhio su tali manipolazioni”, sottolinea Levica.