Il sindaco di Skopje, Danela Arsovska, ha lanciato un appello all’Unione Europea per un intervento sulla corruzione e sulla criminalità organizzata in Macedonia, denunciando di non ricevere protezione dalle istituzioni e di essere oggetto di minacce costanti. Nella sua lettera aperta all’ambasciatore dell’UE Michalis Rokas, Arsovska ha chiesto che il suo messaggio sia trasmesso al commissario europeo Marta Kos durante il vertice UE-Balcani occidentali.

Arsovska ha espresso preoccupazione per la sua sicurezza personale, quella della sua famiglia e dei dipendenti del Comune di Skopje, affermando che il Ministero dell’Interno non ha ancora agito formalmente su nessuna delle denunce presentate. Ha sottolineato di aver subito minacce in quanto donna e non appartenente ai “partiti forti”.

La lettera fa riferimento a un grave scandalo criminale che coinvolge il sindaco Visar Ganiu del comune di Chair, accusato di falsificazione di documenti e di aver permesso a individui di acquisire illegalmente milioni. L’indagine della Procura ha confermato le prove fornite dal Comune di Skopje, ma le minacce alla sicurezza di Arsovska e dei suoi dipendenti si sono intensificate.

Arsovska ha denunciato che i suoi ispettori e dipendenti, impegnati nell’indagine sullo scandalo Ganiu, sono stati oggetto di violenze e intimidazioni, inclusi il danneggiamento dei loro veicoli e minacce dirette. Ha criticato la lentezza della giustizia, che mette a rischio la vita e la sicurezza dei suoi collaboratori.

Infine, Arsovska ha sottolineato l’impegno dell’Unione Europea per lo stato di diritto e la lotta alla corruzione, chiedendo un intervento diretto per rafforzare la giustizia e inviare un chiaro messaggio di intolleranza verso la criminalità. Ha concluso la lettera con una frase ad effetto: “In ogni paese c’è una mafia, solo in Macedonia la mafia ha il suo stato”.