Kavadarci, Macedonia del Nord – Il presidente dell’SDSM, Venko Filipche, ha criticato duramente il primo anno di governo di VMRO-DPMNE, affermando che il paese sta “affondando” e che i funzionari governativi si nascondono dietro “parole vuote e falsi successi”. Filipche ha lanciato l’allarme durante un incontro con cittadini e membri dell’SDSM a Kavadarci.
Filipche ha accusato VMRO-DPMNE di cercare di minimizzare i propri fallimenti, sottolineando la crescente insoddisfazione dei cittadini. “Dopo essersi resi conto che l’insoddisfazione è in aumento e che i cittadini si sentono imbrogliati, VMRO-DPMNE dice che il meglio deve ancora venire,” ha dichiarato Filipche. “Dopo quattro anni di governo locale e uno centrale, VMRO-DPMNE dice: non guardate a quello che abbiamo fatto finora, ma guardate al futuro.”
Filipche ha respinto le affermazioni di “successo” del governo, definendole assurde rispetto alla realtà. “Il giorno si conosce dal mattino,” ha affermato. “E il mattino che avrebbe dovuto portare speranza, orgoglio e prospettiva, ha portato solo umiliazione, negligenza, arroganza e arbitrio.”
Il presidente dell’SDSM ha denunciato la mancanza di sostegno agli agricoltori, la stagnazione economica, l’assenza di rimborsi IVA per le imprese, il mancato aumento dei salari e la mancanza di riforme nella magistratura. Ha inoltre criticato l’aumento del debito pubblico e l’inflazione galoppante. “Non ci sono misure sui prezzi. Ci sono solo debiti: 7 miliardi di euro di nuovo debito in un anno,” ha precisato.
Filipche ha evidenziato la reazione negativa dei cittadini, affermando di averla percepita chiaramente durante la sua visita a Kavadarci. “Le manipolazioni non passano con i cittadini,” ha dichiarato. “Tutti sono consapevoli che non ci si può aspettare nulla di buono da questo governo. Al contrario, per come sono iniziate le cose, il peggio deve ancora venire.”
Concludendo il suo intervento, Filipche ha ribadito l’impegno dell’SDSM a rimanere “tra la gente” e ha descritto la prossima battaglia politica come una “lotta per la normalità”.