Nel 2024, le procure hanno registrato un aumento significativo del carico di lavoro, con un’impennata dei nuovi casi segnalati e un raddoppio dei casi di omicidio aggravato rispetto all’anno precedente. Questo emerge dal Rapporto Annuale sull’attività delle procure, pubblicato dalla Procura della Repubblica.
Durante l’anno, le procure di base del paese hanno agito contro un totale di 37.255 autori di reati penali, con 25.909 nuove segnalazioni. Il rapporto evidenzia un aumento di circa il 10% rispetto all’anno precedente, sia per gli adulti che per i minori.
Questo incremento del carico di lavoro rappresenta una sfida significativa per le procure, data la diminuzione continua del numero di pubblici ministeri e dipendenti, nonché la scarsità di fondi stanziati per le indagini.
L’aumento del carico di lavoro si riflette in un incremento generale dei procedimenti penali per reati appartenenti a quasi tutti i capitoli del codice penale.
Particolarmente evidente è l’aumento dei reati contro la sicurezza del traffico pubblico, inclusi i reati gravi contro la sicurezza delle persone e dei beni, e i reati minori in materia di traffico. Si registra un aumento sia delle denunce ricevute (circa il 40%) sia degli atti di accusa presentati, il che sottolinea la necessità di rafforzare le politiche penali e le misure preventive.
Si è anche osservato un aumento delle denunce per reati contro la vita e l’integrità fisica, inclusi omicidi, lesioni personali aggravate e semplici, risse e minacce con armi pericolose. Il rapporto evidenzia un aumento particolarmente marcato degli omicidi qualificati in forma più grave, quasi raddoppiati rispetto al 2023.
La Procura ha inoltre preparato un rapporto sull’applicazione di misure investigative speciali, che rivela una diminuzione significativa del numero di casi in cui tali misure sono state applicate nel 2024 (35 casi contro gli 87 del 2023). Tuttavia, i dati sulla copertura di persone e oggetti indicano che queste misure rimangono uno strumento fondamentale per l’acquisizione di prove.
Nel corso dell’anno, 363 persone identificate, 8 persone non identificate e 163 oggetti sono stati oggetto di misure investigative speciali. L’analisi dei dati suggerisce un approccio più complesso, con la combinazione di diverse misure in un unico caso e la copertura di più persone e oggetti per garantire un’acquisizione di prove più efficace.
Il rapporto è stato presentato all’Assemblea della Repubblica, al Consiglio dei Pubblici Ministeri, al Governo, alla Corte Suprema e al Ministero della Giustizia.