Il governo della Macedonia del Nord si appresta ad approvare una legge sulla rappresentanza equa e adeguata degli albanesi e di altre comunità nell’amministrazione statale e pubblica. La coalizione VLEN afferma che questa legge chiuderà una ferita storica e realizzerà ciò che DUI non è riuscito a fare in 22 anni.

Secondo VLEN, per quasi tre decenni, gli albanesi nel paese sono stati sottorappresentati, oppressi e consapevolmente trascurati dalle istituzioni. La nuova legge, basata sull’emendamento VI della Costituzione, trasforma la rappresentanza adeguata in un obbligo legale e istituzionale.

Le istituzioni saranno obbligate a garantire una rappresentanza equa, senza discriminazioni, nel rispetto della competenza, dell’integrità, della trasparenza e dell’inclusività. VLEN sottolinea di aver raggiunto questo risultato nei primi mesi di governo, a differenza di DUI, che non è riuscita a farlo in 22 anni di potere illimitato.

La coalizione afferma che questa legge non è un atto politico, ma un atto di giustizia che ripristina l’uguaglianza nelle fondamenta dello Stato e porta gli albanesi al centro delle istituzioni, dove meritano di essere, e non alla periferia delle statistiche. VLEN conclude affermando che gli albanesi non sono una decorazione in questo paese, ma il suo nucleo e il fondamento su cui è costruita la coesistenza.