L’Unione Democratica per l’Integrazione (DUI) ha espresso una ferma condanna per le pratiche di assunzione che definisce discriminatorie presso il Centro di Gestione delle Crisi. La reazione del partito arriva in seguito alla recente competizione per l’assunzione di personale, che ha visto l’assunzione di 12 macedoni e soli tre albanesi.
La DUI sottolinea che, nonostante il Centro di Gestione delle Crisi sia guidato da un direttore di etnia albanese, le politiche attuate sembrano essere in linea con quelle del VMRO-DPMNE. Secondo il partito, questa situazione è inaccettabile e rappresenta una forma di discriminazione nei confronti degli albanesi.
“La situazione è allarmante”, afferma la DUI. Il partito denuncia l’uso di figure albanesi in posizioni di vertice come mera facciata per nascondere una sistematica dominazione di un gruppo etnico sulle istituzioni. In questi casi, la DUI sostiene che non si tratta più di gestione pubblica, ma di esecuzione di ordini politici contrari all’interesse pubblico e all’uguaglianza etnica.
La DUI si impegna a non tollerare questa ipocrisia politica, dove accordi di potere sporchi vengono compiuti in nome della “rappresentanza albanese”, mentre gli albanesi continuano a essere discriminati. Il partito ribadisce che lo spirito dell’Accordo di Ohrid non si realizza con figure albanesi decorative in posizioni di comando, che implementano le decisioni di centri di potere anti-albanesi.
La DUI conclude affermando che non permetterà che la rappresentanza albanese si riduca a nomi e funzioni, mentre i risultati concreti sono esclusione e obbedienza politica.