L’ex ministro della Salute, Venko Filipche, ha criticato aspramente il discorso del Primo Ministro Hristijan Mickoski in occasione del 35° anniversario della fondazione di VMRO-DPMNE, definendolo “debole” e portatore di “messaggi negativi.” Filipche ha inoltre accusato Mickoski di ammettere la sua inattività passata, promettendo di “lavorare” in futuro.

Secondo Filipche, è ipocrita che Mickoski parli di giustizia. Ha affermato che il Primo Ministro ha fatto di tutto per proteggere i responsabili della più grande tragedia nella storia della Macedonia moderna, persone che sarebbero state anche finanziatori del partito. Filipche ha promesso che i cittadini avrebbero presto scoperto maggiori dettagli su queste persone, così come erano state rivelate in passato figure precedentemente nascoste.

Filipche ha poi contestato le affermazioni di Mickoski sulla crescita economica, definendole incredibili. Ha citato dati Eurostat che indicano la Macedonia come il paese con il tenore di vita più basso in Europa, con salari stagnanti, inflazione elevata e un aumento del debito nazionale di 7 miliardi di euro. Ha inoltre criticato il governo per il suo stile di vita lussuoso, fatto di voli privati e soggiorni in hotel costosi.

Filipche ha sollevato interrogativi sul contratto con “Bechtel and Enka”, chiedendo dove fosse finita la causa legale annunciata da Mickoski. Ha fatto riferimento alle dichiarazioni di Trajko Slaveski, secondo cui il costo del progetto sarebbe aumentato di 700 milioni di euro, raggiungendo i 2 miliardi di euro, e ha insinuato che qualcuno avesse intascato delle percentuali sull’accordo.

Infine, Filipche ha respinto l’accusa di “tradimento” per aver denunciato a livello internazionale le tendenze autoritarie di Mickoski. Ha affermato che, al contrario, si trattava di patriottismo, ricordando che VMRO, NOB e ASNOM sono nati dalla lotta contro dittature, regimi autoritari e suprematisti. Ha concluso criticando la gestione del comune di Bitola da parte di VMRO-DPMNE, evidenziando le cattive condizioni delle strade e la mancanza di pulizia intorno al sito archeologico di Heraclea.