L’Unione Democratica per l’Integrazione (DUI) ha espresso profonda preoccupazione e condanna per la sistematica esclusione degli albanesi dalle istituzioni statali nella Repubblica della Macedonia del Nord. Il partito di Ahmeti ha descritto questo fenomeno come una grave violazione dei principi di uguaglianza e giusta rappresentanza.

La DUI ha evidenziato il caso dell’Agenzia per l’Alimentazione e la Veterinaria, dove su un totale di 21 dipendenti non c’è un solo albanese, come un esempio lampante di questa preoccupante realtà. Il partito sottolinea che questa istituzione pubblica opera con fondi provenienti dai contribuenti, compresi i cittadini albanesi, e che l’esclusione completa di un’intera comunità rappresenta una pratica inaccettabile e condannabile.

Secondo la DUI, questo non è un caso isolato, ma parte di una politica di esclusione che contraddice direttamente lo spirito e la lettera dell’Accordo Quadro di Ohrid e i valori fondamentali dell’integrazione europea.

La DUI richiede una reazione istituzionale immediata e l’avvio di un’indagine indipendente per garantire una rappresentanza equa e proporzionale degli albanesi a tutti i livelli della pubblica amministrazione, dalle posizioni dirigenziali a quelle esecutive. Il partito insiste sul fatto che la discriminazione non deve essere normalizzata, il silenzio non è un’opzione e l’uguaglianza è insostituibile.