Il Dipartimento di Polizia Finanziaria ha presentato una denuncia penale contro S.N., l’attuale sindaco del Comune di Rosoman, per i reati di falsificazione di documenti e abuso di ufficio. L’indagine rivela una serie di irregolarità finanziarie e amministrative che avrebbero causato danni significativi al bilancio del comune e ad altri enti pubblici.
Secondo l’accusa, tra il 2022 e il 2023, il sindaco S.N. avrebbe violato la legge sulle costruzioni e la legge sulla procedura amministrativa generale preparando sei falsi documenti pubblici, tra cui quattro permessi di costruzione e due permessi per la ricostruzione di strade. Questi documenti sarebbero stati utilizzati in transazioni legali senza essere registrati nel sistema informativo “e-Building Permit”.
Le irregolarità avrebbero comportato l’utilizzo illegale di 35.897.901 denari, provenienti dal Centro per lo Sviluppo della Regione di Pianificazione del Vardar, dal Comune di Rosoman e dal Ministero dei Trasporti.
Inoltre, S.N. è accusato di aver superato i limiti di spesa previsti dal bilancio comunale per le spese di rappresentanza e per l’acquisto di carburante. Avrebbe speso eccessivamente 184.744 denari nel 2021, 800.348 denari nel 2022, 821.821 denari nel 2023 e 310.662 denari nel 2024 per spese di rappresentanza. Per quanto riguarda il carburante, avrebbe firmato e consentito il pagamento di prodotti petroliferi per veicoli non di proprietà del comune, superando il budget di 159.351 denari nel 2022 e di 44.102 denari nel 2023.
Ancora, S.N. è accusato di aver effettuato acquisti di prodotti alimentari e bevande non necessari per il comune, come prodotti lattiero-caseari, salumi e bevande alcoliche, superando il budget di 40.188 denari nel 2021, 135.440 denari nel 2022 e 66.920 denari nel 2023. Infine, avrebbe stipulato contratti ingiustificati per lavori di gestione del territorio con dipendenti del Comune di Kavadarci per un importo di 242.000 denari.
Si stima che il danno complessivo causato al bilancio del Comune di Rosoman tra il novembre 2021 e il settembre 2024 ammonti a 2.876.329 denari. L’accusa sostiene che S.N. abbia agito intenzionalmente per ottenere un indebito vantaggio patrimoniale, commettendo il reato di abuso di ufficio.