DUI accusa Hristijan Mickoski di promuovere l’odio, la sottovalutazione e l’esclusione degli albanesi come unico “programma” politico. In una dura replica alle dichiarazioni del leader dell’opposizione, DUI afferma che Mickoski, di fronte ai fallimenti del suo governo, sta cercando di fomentare divisioni interetniche per guadagnare consensi.

Secondo DUI, Mickoski e il suo partito si sono sempre distinti per l’odio interetnico, i blocchi, l’isolamento e la corruzione. Il partito albanese sostiene che Mickoski è sempre stato contrario ai progressi strategici del Paese, dall’Accordo di Ohrid all’adesione alla NATO e all’UE.

DUI critica anche Mickoski per la sua presunta gestione della tragedia di Kočani, accusandolo di proteggere i responsabili e di intimidire i genitori delle vittime. Secondo DUI, la protezione degli implicati nel caso di Kočani dimostra la perdita della bussola morale da parte di Mickoski e del suo partito.

Inoltre, DUI afferma che gli “spokesperson albanesi” di Mickoski hanno riportato indietro il tempo del vassallaggio tra gli albanesi. DUI si presenta come un partito di dignità, unificazione e progresso, e si impegna a non permettere che l’odio sostituisca la speranza e la divisione il principio di uguaglianza.

DUI difende il proprio operato durante i 23 anni in cui ha fatto parte del governo, sottolineando l’adesione del Paese alla NATO, l’avvicinamento all’UE e la costruzione di un modello di convivenza multietnica. DUI conclude che le prossime elezioni si stanno trasformando in un referendum contro una Macedonia del Nord isolata, divisa e corrotta.