I fedeli ortodossi in Macedonia del Nord commemorano oggi Zadushnica (Giorno delle Anime) in preparazione della grande festa di Pentecoste che si celebrerà domenica. Durante questa giornata, i fedeli ricordano i loro antenati defunti e pregano per il perdono dei loro peccati.

Si tiene una funzione commemorativa in chiesa, seguita dalla visita alle tombe dei propri cari, dove si accende una candela, si recita una preghiera e si offre un sacrificio per la salvezza dei defunti. La Chiesa Ortodossa Macedone invita a limitare il sacrificio a grano bollito, vino e pane, sottolineando che il significato di questo giorno risiede nella preghiera, contrariamente all’usanza di portare e distribuire grandi quantità di cibo alle tombe.

L’istituzione della commemorazione di tutti i cristiani pii defunti il sabato prima di Pentecoste deriva dal fatto che l’evento della discesa dello Spirito Santo ha completato la dispensazione della salvezza dell’uomo, e i defunti partecipano a tale salvezza.

La Chiesa, che a Pentecoste invia preghiere per la rinascita di tutti i viventi con lo Spirito Santo, proprio nel giorno della festa, invoca per i defunti la grazia dello Spirito Consolatore, affinché siano già conformati ad avere una fonte di beatitudine nella loro vita, poiché attraverso lo Spirito Santo “ogni anima vive”.

Coloro che non possono recarsi al cimitero a causa della distanza dovrebbero recarsi al tempio più vicino e celebrare una funzione commemorativa per i loro defunti.

Pentecoste, invece, segna la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, o come la chiamano i santi padri, “il compleanno della Chiesa”. Il decimo giorno dall’ascensione di Cristo e il cinquantesimo dalla sua resurrezione, durante la festa ebraica di Pentecoste, lo Spirito Santo discese sugli apostoli sotto forma di lingue di fuoco, ed essi furono riempiti di potere e ricevettero il dono di parlare in varie lingue.

Questo evento ha un significato speciale per la Chiesa perché lo Spirito Santo non l’ha lasciata da quel momento fino ad oggi e discende costantemente sulla Chiesa nella liturgia, nelle preghiere, in tutte le opere. È lo Spirito attraverso il quale la vita cristiana è chiamata spirituale.