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Il sindaco di Karposh denuncia la disfunzionalità del sistema statale e le difficoltà nei servizi ai cittadini

Il sindaco di Karposh, Stevcho Jakimovski, ha espresso forti critiche verso il governo centrale, denunciando una grave disfunzionalità del sistema statale che ostacola la fornitura di servizi essenziali ai cittadini. Jakimovski ha evidenziato problemi cruciali che affliggono il comune, tra cui la carenza di personale negli asili nido, il blocco dei piani urbanistici e le difficoltà nell’inclusione scolastica.

Uno dei problemi più urgenti riguarda gli asili nido, dove la mancanza di personale qualificato sta compromettendo la qualità del servizio. Jakimovski ha spiegato che, nonostante la disponibilità di fondi e la necessità di assumere, il governo non rilascia le licenze necessarie per i caregivers e gli educatori. Questa situazione paradossale costringe il comune a unire due asili nido in uno solo, creando disagi per le famiglie e i bambini.

Il sindaco ha anche denunciato il blocco di tre importanti piani urbanistici da parte del Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni. Questa situazione di stallo impedisce lo sviluppo del comune e la realizzazione di progetti cruciali per la comunità.

Un’ulteriore fonte di preoccupazione è la decisione del Ministero dell’Istruzione di sottrarre 16 milioni di denari al comune per l’istruzione. Jakimovski ha criticato questa scelta, definendola ingiusta e dannosa per il futuro dei giovani di Karposh.

Il sindaco ha sollevato dubbi sulla richiesta del Ministero dell’Interno di presentare la documentazione di legalizzazione per gli edifici situati tra il club “ABC” e l’incrocio con il viale “8 Settembre”. Jakimovski ha chiesto pubblicamente al ministro se tale richiesta fosse stata estesa anche ad altri comuni, insinuando un possibile trattamento discriminatorio nei confronti di Karposh.

Infine, Jakimovski ha criticato la proposta di sottrarre al comune la palestra “Partizan 4”, nonostante gli investimenti effettuati per la sua manutenzione. Il sindaco ha denunciato una politica di spoliazione del territorio, volta a privare Karposh delle sue risorse e infrastrutture.

Jakimovski ha concluso il suo intervento con un appello al governo centrale, chiedendo maggiore responsabilità e un cambio di rotta nella gestione del paese. Il sindaco ha sottolineato la necessità di riforme concrete e di una governance più efficiente, capace di risolvere i problemi dei cittadini e di promuovere lo sviluppo del territorio.