Il governo è stato accusato di aver stipulato un accordo con una società bulgara per la realizzazione di servizi fotografici, video e campagne promozionali a favore del Primo Ministro Hristijan Mickoski, utilizzando fondi pubblici. L’accusa è stata lanciata da Simona Cvetanoski, membro del consiglio esecutivo dell’SDSM (Unione Socialdemocratica di Macedonia), durante una conferenza stampa.
Secondo Cvetanoski, l’accordo prevede una spesa di 380.000 euro per la società bulgara, con costi unitari di 1.500 denari per una fotografia e oltre 15.000 denari per un video. L’esponente dell’SDSM ha inoltre denunciato un precedente accordo da 400.000 euro per sondaggi volti a misurare l’indice di gradimento di Mickoski, portando la spesa totale per attività di marketing governativo a 780.000 euro.
Cvetanoski ha criticato aspramente l’utilizzo di queste ingenti somme di denaro pubblico in un momento in cui i cittadini macedoni affrontano difficoltà economiche e servizi essenziali come gli ospedali versano in condizioni precarie. Ha sottolineato che, mentre le famiglie delle vittime di Kochani non ricevono sostegno dal governo e l’ospedale locale si trova in una situazione di caos, il governo spende milioni per migliorare la propria immagine pubblica.
L’SDSM ha definito l’accordo “un classico esempio di furto e riciclaggio di denaro” e ha chiesto alla Commissione Anticorruzione e alla Procura della Repubblica di avviare un’indagine sul caso. L’accusa principale è che il governo stia sperperando fondi pubblici per attività di promozione personale a discapito dei reali bisogni della popolazione.