Il tribunale ha respinto la proposta di garanzia da un milione di euro presentata dall’uomo d’affari Asmir Jahoski, sospettato di riciclaggio di denaro, al fine di ottenere la sua scarcerazione.
Il Consiglio Penale del Dipartimento per il perseguimento della criminalità organizzata e della corruzione presso il Tribunale Penale di Base di Skopje ha emesso un comunicato in cui si afferma che, a seguito di una sessione e di un esame di tutti gli atti del caso, la proposta di Jahoski è stata ritenuta infondata.
La decisione è stata presa nonostante il parere favorevole del pubblico ministero. Il tribunale ha ritenuto che sussistano ancora circostanze che giustificano la detenzione, in particolare il rischio che Jahoski possa ostacolare l’indagine influenzando i testimoni, o nascondendo, falsificando o distruggendo le prove del reato.
È stato precisato che l’indagine è ancora in corso e sono in fase di svolgimento ulteriori azioni investigative per raccogliere prove.
Le parti coinvolte hanno il diritto di presentare ricorso contro questa decisione alla Corte d’Appello di Skopje entro 3 giorni dal ricevimento della stessa.
Jahoski è coinvolto in un’indagine che riguarda 13 persone e una società, accusate di abusi e riciclaggio di denaro nell’ambito dell’approvvigionamento di olio combustibile di dubbia qualità per le centrali elettriche statali.