DUI esprime profonda preoccupazione per la sistematica mancanza di rispetto per la lingua albanese sui siti web ufficiali dei ministeri del Governo della Repubblica della Macedonia del Nord. Secondo il partito, questa situazione rappresenta una violazione della legge sull’uso delle lingue e un’esclusione deliberata degli albanesi dall’accesso alle informazioni pubbliche.
DUI sottolinea che ministeri come quello dell’Energia, dei Trasporti e dell’Interno non forniscono contenuti in albanese. In alcuni casi, si conservano vecchi formati bilingue ereditati dal precedente governo, mentre documenti e informazioni essenziali sono pubblicati esclusivamente in macedone.
Il partito definisce questa tendenza come una politica istituzionale che limita l’uso pratico della lingua albanese e mina le fondamenta dell’uguaglianza interetnica nel paese.
DUI evidenzia che questi episodi si verificano in un momento in cui si cerca di mettere in discussione le disposizioni chiave della legge sulle lingue davanti alla Corte Costituzionale.
Il partito avverte che quando le istituzioni statali iniziano a ignorare o relativizzare l’uso ufficiale della lingua albanese, si invia un messaggio pericoloso sul futuro della coesione statale e della convivenza interetnica.
DUI critica i partner albanesi nel governo, accusandoli di essere troppo concentrati su dispute interne e di rimanere in silenzio di fronte a questo attacco ai diritti dei cittadini albanesi. Secondo il partito, questo silenzio legittima tale politica e li rende parte del problema.
DUI chiede alle istituzioni di rispettare la legge e la Costituzione, di fermare la politica linguistica discriminatoria. Il partito conclude affermando che gli albanesi non accetteranno di essere trattati come cittadini di seconda classe e che l’uguaglianza linguistica è un diritto, non un privilegio.