Il gruppo parlamentare SDSM e la coalizione hanno accusato i deputati di VMRO-DPMNE di aver votato contro la proposta di legge volta a fornire sostegno alle vittime della tragedia di Kochani, avvenuta il 16 marzo, in cui hanno perso la vita 62 persone e oltre 200 sono rimaste ferite. Secondo SDSM, il rifiuto di VMRO-DPMNE nega alle famiglie un sostegno equo e meritato.
La proposta di legge prevedeva un sostegno completo, equo e immediato per le vittime, i sopravvissuti e le loro famiglie, con misure specifiche e diritti garantiti.
In particolare, i deputati di VMRO-DPMNE hanno respinto le seguenti misure:
- Un risarcimento di 80.000 euro per ciascuna famiglia di una persona deceduta nella tragedia, come compensazione finanziaria una tantum per il disagio emotivo e il danno non patrimoniale.
- Sostegno finanziario per i feriti in base al grado di invalidità, da 1.200.000 a 5.000.000 di denari, a seconda del grado accertato.
- Copertura delle spese mediche, sia in patria che all’estero, inclusi interventi chirurgici, riabilitazione psicologica, farmaci, ausili, alloggio e trasporto.
- Sostegno educativo per alunni e studenti, con lezioni online, esenzione dagli esami di ammissione e di laurea e borse di studio fino al termine degli studi.
- Congedo retribuito per i genitori di bambini feriti, per almeno 6 mesi, con possibilità di proroga su raccomandazione medica.
- Riduzione dell’orario di lavoro per i genitori fino a un anno, con copertura dei contributi per i genitori che lavorano nel settore privato.
- Assistenza psicosociale e legale, per i feriti e per i familiari dei defunti, per almeno un anno.
- Assistenza domiciliare e sostegno da parte di assistenti sociali, per le persone con disabilità acquisite a causa dell’incidente.
- Sostegno statale per la riqualificazione e l’autoimpiego, per le persone ferite che non possono tornare al loro precedente lavoro.
- Possibilità di adattamento della casa e acquisto di veicoli, per le persone con disabilità permanenti.
- Istituzione di una Commissione indipendente per la valutazione e il monitoraggio, con esperti, rappresentanti delle istituzioni e membri delle famiglie delle vittime.
La legge si applica anche alle precedenti tragedie che hanno coinvolto cittadini macedoni, come Laskarci (2019), Tetovo (2021) e “Struma” in Bulgaria (2021).