L’Unione Democratica accusa Ali Ahmeti di utilizzare minacce di destabilizzazione come tentativi disperati per tornare al potere. Il partito afferma che Ahmeti, al potere da oltre 20 anni, promuove divisioni etniche e criminalità.

Secondo l’Unione Democratica, la “DUI-izzazione” e la criminalizzazione dello stato non hanno nulla a che vedere con i diritti degli albanesi, ma sono piuttosto una strategia per governare, disarmare e smembrare lo stato. Il partito sostiene che le minacce di destabilizzazione, come quelle recenti a Struga, si ritorcono contro Ahmeti.

L’Unione Democratica invita lo stato ad agire preventivamente per impedire azioni incostituzionali e distruttive. Affermano che i diritti linguistici, istituzionali, etnici o religiosi degli albanesi non sono minacciati, ma che è la supremazia politica di Ahmeti, accusata di aver derubato il proprio popolo per oltre 20 anni, ad essere messa in discussione.

Il partito ritiene che le minacce, la violenza e il terrorismo non possano essere una piattaforma per tornare al potere. L’Unione Democratica conclude che solo lo stato di diritto, lo sviluppo economico e l’attuazione dei valori europei possono garantire pace, stabilità e prosperità.