I presidenti delle Camere di Commercio del Kosovo e della Macedonia del Nord si sono incontrati per discutere le problematiche relative ai ritardi dei camion macedoni che trasportano prodotti alimentari in Kosovo. La discussione si è concentrata sulle lunghe attese per le analisi di laboratorio.
Durante l’incontro tra Lulzim Rafuna, Presidente della Camera di Commercio del Kosovo e Presidente del Chamber Investment Forum (CIF), e Branko Azeski, Presidente della Camera di Commercio e Vice Presidente del CIF, è stato sottolineato che il commercio tra i due paesi deve rimanere ininterrotto.
Per risolvere il problema specifico dei ritardi, sono state proposte diverse soluzioni: accelerare il flusso dei camion, consentendo loro di attendere i risultati delle analisi di laboratorio nei magazzini anziché al confine; applicare il principio della valutazione del rischio nei controlli fisici al confine, evitando il controllo sistematico di ogni singola spedizione; e avviare un dialogo tra i governi, tramite le Agenzie per gli Alimenti e Veterinaria, per armonizzare i certificati e il loro riconoscimento reciproco, in linea con le normative europee.
Rafuna e Azeski hanno concordato che è necessario applicare misure concrete in conformità con le politiche dell’Unione Europea e gli accordi internazionali. Solo in questo modo entrambi i paesi dimostreranno il loro impegno verso l’adesione all’Unione Europea.
Durante l’incontro, è stato anche menzionato che il flusso di beni e servizi ha subito un’accelerazione grazie alla costruzione dell’infrastruttura autostradale in Kosovo e al miglioramento della funzionalità dei valichi di frontiera. Tuttavia, è stato evidenziato che i lavori in corso sull’infrastruttura stradale in Macedonia del Nord causano lunghe code e rallentamenti.