Skopje – Il Gruppo parlamentare interpartitico per il monitoraggio dell’attuazione degli obblighi derivanti dal Processo di Berlino e dell’Agenda di riforma del Piano di crescita ha tenuto un incontro con Michael Reiffenstuel, Direttore per il Sud-est Europa del Ministero degli Affari Esteri tedesco.
Il Direttore politico Reiffenstuel, durante la sua prima visita a Skopje, ha sottolineato l’impegno del nuovo governo tedesco nei confronti del Processo di Berlino, basato su tre pilastri: sostegno all’allargamento dell’UE, cooperazione energetica regionale e buone relazioni di vicinato. Ha affermato che l’avvicinamento dei Balcani occidentali all’UE è una necessità che dovrebbe avvenire il prima possibile, e che il bilateralismo non ha posto nel processo di adesione.
Il Presidente del Gruppo e Vice Presidente dell’Assemblea, Antonio Miloshoski, ha sottolineato l’importanza di questo incontro in un momento cruciale come la formazione di un nuovo governo tedesco, momento rilevante sia per il paese che per la regione. Ha evidenziato le aspettative di risultati positivi dall’economia tedesca, data la sua influenza diretta come principale partner commerciale.
Miloshoski ha inoltre sottolineato il valore aggiunto dell’inclusione dei Parlamenti nel Processo di Berlino. Ha descritto il Processo di Berlino come un progetto più rilevante per avvicinare i Balcani occidentali all’UE rispetto al progetto Open Balkans, che non era inclusivo e quindi incompleto. A differenza di quest’ultimo, il Processo di Berlino, iniziato nel 2014, coinvolge, oltre ai sei paesi dei Balcani occidentali (Macedonia del Nord, Albania, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Kosovo), nove Stati membri dell’UE e la Gran Bretagna, che assumerà la presidenza dalla Germania a giugno.
I deputati presenti hanno espresso le preoccupazioni sull’euroscetticismo tra i cittadini, data la prolungata attesa nell’anticamera dell’UE, aggravata da questioni bilaterali e nuove condizioni per l’apertura dei negoziati. Hanno sostenuto che le controversie bilaterali vengono strumentalizzate come pretesto per bloccare il percorso di integrazione europea. Hanno richiesto il sostegno tedesco per superare queste controversie e avanzare verso l’appartenenza del paese alla famiglia europea, sottolineando che l’allargamento non comporterà perdite per nessuno, ma rafforzerà l’UE e posizionerà i Balcani occidentali nel luogo a cui appartengono.
Reiffenstuel ha espresso soddisfazione per la recente formazione del Gruppo parlamentare, evidenziandone la composizione politica mista come indicatore di democrazia. Ha spiegato che il nuovo governo tedesco sta affrontando numerose sfide, ma rimane fermamente impegnato nel Processo di Berlino. Durante la sua visita, il Direttore ha sottolineato di essere lì principalmente per ascoltare le esperienze e le impressioni locali, al fine di apprendere da esse.