Presso la Casa della Cultura “Biljana Beličanec” si è tenuta la promozione di “Alfabeto Archeologico” e “Alfabeto Archeologico Braille”, le prime opere letterarie di questo tipo in Macedonia e nella regione. Questi libri, destinati a bambini e ragazzi, sono stati scritti dai professori Antonio Jakimovski, Elizabeta Tomevska-Ilievska e Maja Janevska.

L’evento è stato realizzato con il sostegno del sindaco Orce Gjorgjievski e del Comune di Kisela Voda, in collaborazione con l’Associazione Istituto per le Politiche Europee Educative, Socio-Culturali ed Economiche EUROPE FOR YOU Skopje e la Scuola Statale per la Riabilitazione di Bambini e Giovani con Disabilità Visive “Dimitar Vlahov” di Skopje.

Secondo gli organizzatori, queste opere hanno un profondo valore educativo e culturale, avvicinando il patrimonio archeologico ai lettori più giovani in modo interessante, illustrativo e inclusivo, includendo anche coloro con disabilità visive.

Il sindaco Gjorgjievski ha dichiarato: “È per me un particolare onore e piacere essere qui oggi, insieme ai rispettati professori Antonio Jakimovski, Elizabeta Tomevska-Ilievska, Maja Janevska e alla membro dell’Assemblea Macedone Katerina Dimitrovska, nella Casa della Cultura “Biljana Beličanec” per promuovere congiuntamente un’edizione davvero speciale e di valore: “Alfabeto Archeologico” e “Alfabeto Archeologico Braille” – la prima letteratura del suo genere per bambini e giovani nel nostro paese e nella regione, supportata da Kisela Voda.”

Il Comune di Kisela Voda si impegna costantemente per garantire pari opportunità e diritti a tutti. L’attenzione verso le persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità visive, è non solo un obbligo, ma anche un dovere che il comune adempie con grande attenzione e dedizione.

Ogni anno, in occasione della Giornata del Braille, il comune continua a sostenere gli studenti della Scuola Statale di Riabilitazione “Dimitar Vlahov”, donando libri scritti in Braille per la loro biblioteca, con la convinzione che la conoscenza e la cultura debbano essere accessibili a tutti, senza eccezioni.

Il sostegno fornito all’”Alfabeto Archeologico” e alla sua edizione Braille va proprio in questa direzione: offrire una letteratura educativa e stimolante, che introduca i bambini al ricco tesoro archeologico del paese e li incoraggi a sentirsi orgogliosi del loro patrimonio culturale. È particolarmente apprezzato il fatto che l’”Alfabeto Archeologico Braille” consentirà anche ai bambini con disabilità visive di avere pari accesso alla conoscenza, adattata visivamente e preparata con cura in base alle loro esigenze.

Gjorgjievski ha concluso affermando che questa non è solo una promozione di libri, ma una conferma di una visione, di valori, di cura e di inclusione, un esempio di come la cultura e l’educazione possono essere combinate in un vero strumento per costruire consapevolezza, identità e curiosità tra i giovani.