L’ondata di femminicidi e violenza domestica ha riacceso l’allarme pubblico, evidenziando la necessità di interventi urgenti e mirati. La polemica si concentra sull’inerzia del governo, accusato di agire solo dopo che si verificano tragedie.

Il partito Levica denuncia che una modifica al codice penale, da loro proposta nel novembre 2024, e volta a perseguire d’ufficio le lesioni personali in casi di violenza domestica e contro le donne, era stata respinta.

Secondo Levica, l’attuale governo sta affrontando la questione con eccessiva lentezza burocratica. Nonostante l’annuncio di emendamenti “urgenti” al codice penale, la procedura prevista include diverse fasi che potrebbero ritardare l’entrata in vigore delle modifiche. Levica sottolinea che l’emendamento necessario consiste nella semplice eliminazione di poche parole dall’articolo 130, comma 5, del codice penale.

Levica accusa il governo di disinteresse istituzionale e “necrofilia politica”, suggerendo che si aspetti una nuova vittima prima di agire. Il partito critica la mancanza di prevenzione e di interventi tempestivi, affermando che l’azione viene intrapresa solo dopo una tragedia, e nemmeno sempre.

Levica esorta il governo a presentare immediatamente l’emendamento da loro proposto sei mesi fa. Il partito insiste sul fatto che la situazione è allarmante ed è inaccettabile aspettare ulteriori tragedie.