Il Presidente dell’Accademia Macedone delle Scienze e delle Arti (MANU), Zhivko Popov, ha sottolineato l’importanza storica e culturale della lingua macedone in occasione dell’80° anniversario della sua codificazione. Popov ha affermato che l’ufficializzazione della lingua macedone non è una costruzione artificiale, ma la logica conseguenza della continuità secolare della lingua e dei suoi dialetti.

Popov ha evidenziato come la ricchezza dialettale della lingua macedone, presente nella letteratura e nello standard linguistico, ne determini la specificità e l’unicità, testimoniando la sua lunga storia e il suo contributo all’interno del gruppo delle lingue slave.

Nonostante i riconoscimenti, Popov ha avvertito che la lotta per la preservazione della lingua macedone non è ancora conclusa.

Ha evidenziato le sfide che la lingua macedone affronta, sia a livello internazionale, dove il suo uso è limitato in alcune aree dei paesi limitrofi a causa di accordi con Grecia e Bulgaria, sia all’interno del paese, dove non è sempre rispettata uniformemente. Popov ha poi aggiunto che l’approvazione tardiva della legge sulla lingua macedone richiede un maggiore impegno da parte delle istituzioni statali per garantirne una corretta attuazione.

Il Presidente della MANU ha espresso fiducia nella Corte Costituzionale affinché garantisca l’uso corretto della lingua macedone come lingua ufficiale, al fine di promuovere la comprensione tra tutti i cittadini nel territorio dello stato, in conformità con le normative internazionali e dell’UE.

Popov ha concluso sottolineando l’impegno continuo della MANU, in collaborazione con l’Istituto per la lingua macedone, il Dipartimento di lingua macedone dell’Università di Skopje e altre istituzioni scientifiche, per arricchire e migliorare la lingua letteraria macedone, ricordando le parole di Blaze Koneski come guida per le generazioni future nella salvaguardia e nella promozione della lingua macedone, segno distintivo dell’identità e della cultura del paese.