Il partito Levica accusa il Ministro dell’Interno, Panche Toshkovski, di manipolazioni politiche e di evitare di rispondere a domande cruciali sull’indagine relativa alla tragedia nella discoteca “Puls”. Secondo Levica, invece di fornire chiarimenti sulle preoccupazioni legittime riguardanti l’inchiesta, il ministro si starebbe dedicando a manipolazioni politiche a basso costo, accusando l’opposizione di eventi derivanti da profondo dolore umano e dalla ricerca di giustizia.
Una delle questioni principali sollevate da Levica riguarda il ritardo nell’inizio dell’operazione nella notte della tragedia, che sarebbe iniziata solo alle 2:30 del mattino. Il partito afferma che vi erano indicazioni di una direttiva del Bureau of Public Security (BJB) per un’azione operativa in diverse discoteche in Macedonia a partire dall’1:00 del mattino, ma che i responsabili del territorio di Kočani avrebbero deciso di effettuare prima un controllo in un bar nell’insediamento di Orizari, invece di recarsi immediatamente alla discoteca dove si stava svolgendo un evento con molti giovani provenienti da diverse città della Macedonia.
Levica sottolinea che è al di fuori di ogni procedura e valutazione di sicurezza che un’azione operativa inizi poco prima della fine dell’evento. Alcuni degli agenti in servizio quella notte a OVR-Kočani sono considerati attivisti del partito di governo, il che solleva dubbi sulla selettività dell’indagine. Testimoni avrebbero riferito che l’operazione è arrivata di fronte alla discoteca “Puls” all’1:30, ma è entrata solo un’ora dopo.
Levica sostiene che l’opinione pubblica chiede giustamente risposte sull’enorme tragedia causata da una serie di fallimenti sistemici, ma che il Ministro Toshkovski, invece di fornire informazioni professionali, diffonde tesi false per manipolare e sopprimere la rivolta giustificata.
Il partito definisce scandalose, offensive e disgustose le affermazioni di Toshkovski secondo cui anche le proteste delle famiglie sarebbero state organizzate dall’opposizione. Levica ritiene che il ministro dovrebbe chiedersi perché queste persone non si fidano delle istituzioni e che i tentativi di screditare i genitori e il loro dolore rappresentano l’apice dell’insolenza politica.
Levica chiede un’indagine non selettiva sulla tragedia e che i capi e gli agenti di polizia responsabili dell’operazione non vengano protetti. Il partito afferma che continuerà a chiedere risposte, nonostante i tentativi del governo di sopprimere qualsiasi critica, affinché nessun responsabile sia protetto a causa della sua affiliazione politica.