L’incendio nella discarica di Drisla continua a divampare, avvelenando gli abitanti di Skopje e sollevando serie preoccupazioni sulla gestione della crisi. Il partito SDSM ha rilasciato una dichiarazione in cui critica aspramente l’operato delle autorità e mette in guardia contro il rischio di una catastrofe ancora maggiore.
Secondo SDSM, l’incendio rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica e potrebbe innescare un’esplosione a causa della presenza di metano sotto gli strati di terra. Il partito accusa VMRO-DPMNE e il suo leader, Mickoski, di non aver affrontato il problema delle discariche durante i loro quattro anni al governo.
“Gli abitanti di Skopje sono avvelenati da fumi tossici e particelle cancerogene a causa degli incendi di Drisla e Vardarishte,” afferma SDSM, definendo le discariche un “simbolo della loro incompetenza e del loro governo criminale.”
SDSM sottolinea come VMRO-DPMNE e i suoi sindaci avessero promesso la chiusura di Vardarishte, la riduzione dei gas serra, la copertura e l’inverdimento delle aree. Timcho Mutsunski aveva promesso il trasferimento della stazione di trasferimento di Vardarishte, mentre Mickoski e Arsovska avevano promesso una “zona verde Vardarishte” con campi sportivi e ricreativi su terreni cancerogeni. Era stato promesso anche un impianto di selezione dei rifiuti a Drisla.
“Niente di tutto questo è stato realizzato. Skopje è ancora soffocata, Vardarishte e Drisla bruciano e l’aria è ancora una volta veleno per i cittadini,” denuncia il partito.
SDSM afferma che Mickoski è a conoscenza delle preoccupazioni dei cittadini, ma non fa nulla per risolvere il problema. Critiche vengono rivolte anche a Orce Gjorgjievski, presidente di ZELS, accusato di nascondersi dai cittadini invece di cercare soluzioni.
“VMRO-DPMNE e il suo governo incompetente hanno trasformato la metropoli in una bomba ecologica,” conclude SDSM, esortando gli abitanti di Skopje a punire VMRO-DPMNE e Mickoski alle prossime elezioni locali.