Arben Fetai, figura di spicco di VLEN e attuale Vice Primo Ministro, è stato designato a guidare il Consiglio Nazionale per le Indagini Finanziarie e la Confisca dei Beni, l’istituzione di vertice incaricata di garantire che i beni acquisiti tramite corruzione e attività illecite non rimangano nelle mani di chi li ha ottenuti. Questo segna un punto di svolta, promettendo di restituire alla collettività ciò che è stato sottratto.
Secondo VLEN, per anni i cittadini hanno assistito impotenti all’arricchimento illecito di pochi, con DUI a proteggere e garantire le proprie posizioni. Ora, con la nomina di Fetai, si apre una nuova era in cui i beni illecitamente acquisiti saranno confiscati e restituiti per il bene pubblico.
VLEN sottolinea come, per la prima volta, esponenti albanesi siano alla guida di un meccanismo volto a sottrarre la proprietà ai criminali, marcando un netto contrasto con il passato, in cui DUI proteggeva i criminali, mentre oggi lo Stato, grazie a VLEN, confisca i loro beni.
In risposta alle accuse di DUI/NAI riguardo a un presunto “mondo serbo”, VLEN replica che il loro unico mondo è quello della corruzione e del disordine che hanno lasciato in ogni comune. VLEN si impegna a non permettere influenze esterne che minaccino il percorso euro-atlantico del paese, ribadendo la sua appartenenza alla NATO e prendendo sul serio i rapporti internazionali, come quelli del Centro per la Lotta alla Disinformazione dei Balcani Occidentali.
VLEN conclude affermando che DUI/NAI stanno urlando per il potere e cercando una via di fuga dalla corruzione che li ha travolti. VLEN, al contrario, afferma di agire per i cittadini, rivitalizzando i comuni e restituendo la ricchezza rubata a chi appartiene di diritto: i cittadini.