La Procura della Repubblica di Base di Skopje ha formalizzato l’incriminazione contro tre individui accusati di reati ambientali legati alla gestione illecita di rifiuti.
I tre imputati sono accusati di aver compromesso la qualità del suolo e dell’aria, mettendo a rischio la salute pubblica.
Secondo l’accusa, dal 2020 fino al 2 settembre 2025, gli accusati avrebbero condotto attività di acquisto e gestione di rottami ferrosi, prodotti metallici, batterie esauste e altri metalli non ferrosi in siti improvvisati, privi delle necessarie autorizzazioni e licenze.
Le indagini hanno rivelato che gli imputati abbandonavano e trasportavano i rifiuti in modo illegale, creando discariche abusive. Tali pratiche sono state portate alla luce durante un incendio in una delle aree incriminate.
La Procura ha richiesto al Tribunale Penale di Base di Skopje di prorogare la misura cautelare già in atto per i tre accusati.
Parallelamente, la Procura sta conducendo ulteriori indagini per identificare altri responsabili dell’incendio divampato a Vardarishte.
Sono in corso anche perizie per accertare eventuali responsabilità in un altro caso riguardante il proprietario, formale e informale, di una società di Shuto Orizari, sospettato di aver stoccato illegalmente grandi quantità di rottami, rifiuti elettronici e carcasse di veicoli in un’area priva delle autorizzazioni necessarie. Un incendio incontrollato ha interessato l’intera area di stoccaggio, rilasciando fumo, cenere e gas nocivi nell’atmosfera e mettendo a rischio la salute della popolazione. La Procura prenderà una decisione in merito non appena saranno disponibili i risultati delle perizie e le ulteriori prove raccolte.
In relazione all’incendio nella discarica di Drisla, la Procura di Skopje precisa di non aver ricevuto alcuna denuncia o segnalazione da parte delle autorità competenti. Tuttavia, la Procura sta monitorando la situazione e si riserva di intervenire qualora emergano elementi che indichino un reato ambientale.