Il Ministero dell’Istruzione risponde alle lamentele sui libri di testo scolastici danneggiati, sottolineando l’importanza della cura da parte degli studenti e le procedure per la sostituzione dei testi usurati. La Ministra dell’Istruzione, Vesna Janevska, ha chiarito le responsabilità di studenti, insegnanti e dirigenti scolastici nella gestione dei libri di testo.
Le lamentele da parte di genitori riguardanti libri di testo inadeguati sono giunte all’attenzione della Ministra Janevska, la quale ha espresso rammarico per la situazione. Ha sottolineato che i libri di testo devono essere appropriati e rinnovati ogni cinque anni, come previsto dalla legge. Questa politica di rinnovo quinquennale, secondo quanto riferito da insegnanti ed esperti, mira a incentivare gli studenti a prendersi cura dei libri.
La Ministra Janevska ha evidenziato che è parte del processo educativo valorizzare e rispettare la conoscenza, e che gli insegnanti dovrebbero educare gli studenti in tal senso.
Per quanto riguarda i libri di testo danneggiati, la Ministra ha ricordato che è previsto che i genitori risarciscano il danno. L’ammontare del risarcimento diminuisce con il passare degli anni: maggiore è l’età del libro, minore è la somma dovuta.
Le scuole, tramite un sistema elettronico attivo ogni anno a maggio, devono segnalare i libri di testo danneggiati, fornendo la prova dell’avvenuto pagamento da parte dei genitori. Le commissioni e i dirigenti scolastici sono responsabili della raccolta dei libri danneggiati, della quantificazione del danno, della richiesta di rimborso e dell’invio dei dati al Ministero. Il Ministero, a sua volta, provvede a stampare i libri necessari, indipendentemente dal grado di usura.
Nonostante ciò, la Ministra ha specificato di non disporre di dati precisi sui risarcimenti pagati dai genitori, in quanto tali informazioni sono detenute dalle scuole. Tuttavia, ha precisato che quest’anno sono stati spesi circa 11 milioni di euro per i libri di testo. Le scuole devono presentare le ricevute dei pagamenti effettuati dai genitori per poter ordinare nuovi libri, poiché il sistema non consente ordini al di fuori del ciclo quinquennale.
Oltre al problema dei libri danneggiati, la Ministra ha menzionato la sfida rappresentata dal libro di testo di matematica per la quarta elementare e dal libro di storia per l’ottava, quest’ultimo assente dal 2018/2019. Janevska ha dichiarato che non è a conoscenza del motivo per cui i ministri precedenti non abbiano ordinato il libro di storia, e ha giustificato la sua decisione di non ordinarlo quest’anno con l’imminente concorso per i nuovi curricula dell’ottava elementare, ritenendo uno spreco di denaro pubblico ordinare un libro di testo valido solo per un anno.
La Ministra ha aggiunto che, in attesa dei nuovi libri di testo per l’ottava e la seconda elementare il prossimo anno, gli insegnanti potranno utilizzare l’intelligenza artificiale, Internet e libri di testo di altri paesi per integrare le proprie lezioni.