L’SDSM (Unione Socialdemocratica di Macedonia) ha richiesto l’immediata desecretazione di tutti i documenti relativi al caso che il governo ha cercato di presentare come una presunta vicenda di intercettazioni. La portavoce dell’SDSM, Bogdanka Kuzeska, ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea la necessità di trasparenza, soprattutto alla luce delle dichiarazioni contraddittorie tra Mickoski e Hristovski.
Kuzeska ha evidenziato le incongruenze tra le affermazioni di Mickoski, che sostiene di essere stato intercettato, e del direttore dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza (ANB), il quale parla invece di “raccolta di informazioni su individui mirati”. Di fronte a queste discordanze, l’SDSM insiste sulla necessità di rendere pubblici tutti i documenti pertinenti per accertare la verità.
Secondo Kuzeska, è inaccettabile che vengano rilasciate dichiarazioni senza che i cittadini abbiano accesso alle prove a sostegno. Il partito ritiene che l’intera vicenda debba essere resa pubblica per determinare se e chi abbia abusato della propria posizione all’interno dei servizi di sicurezza.
Kuzeska ha avvertito che, se l’ANB non procederà alla desecretazione, diventerà evidente che si tratta di un altro tentativo fallito di manipolazione da parte del governo e di abuso pre-elettorale. Ha paragonato la situazione ad altri casi passati di presunte destabilizzazioni, droni e tentativi di corruzione del Primo Ministro, che si sono conclusi senza prove concrete né risoluzione.
L’SDSM accusa VMRO-DPMNE di giocare con l’apparato di sicurezza e di abusarne per macchinazioni di partito a fini politici quotidiani. Kuzeska ha definito questo comportamento tipico di politici infantili e partiti populisti, il cui unico obiettivo è distogliere l’attenzione dai veri problemi che affliggono i cittadini.
Infine, Kuzeska ha affermato che la crescente insoddisfazione tra i cittadini a causa di politiche disastrose e promesse non mantenute è uno dei motivi per cui VMRO-DPMNE sta riciclando strategie superate risalenti all’epoca di Nikola Gruevski.