VMRO-DPMNE ha accusato il partito Levica e il suo leader, Apasiev, di ipocrisia in seguito all’acquisizione di una proprietà di valore stimato a un milione di euro per soli 400.000 euro. L’accusa principale è che Levica, che si presenta come un partito di lotta per la giustizia sociale, stia agendo in modo incoerente con i suoi principi.
Secondo VMRO-DPMNE, Levica simula di voler “salvare” il sistema attraverso manifestazioni teatrali e populiste, ma dietro le quinte negozia per il potere, i privilegi e il comfort personale. Si interroga, inoltre, su quanto della loro ideologia sia stata sacrificata in questi accordi.
VMRO-DPMNE sostiene che il comportamento di Levica sia un tentativo di distogliere l’attenzione dei cittadini, mentre il partito si integra silenziosamente nel sistema, vendendo gli ideali che dichiara di sostenere. Si fa riferimento all’acquisto di una proprietà di 409 metri quadrati nel centro di Skopje da parte di Apasiev, che viene descritta come una menzogna, sostenendo che si tratti di un seminterrato, e manipolando i suoi membri.
VMRO-DPMNE afferma che Levica, da “combattente”, si è trasformata in una pedina con doppi standard, trasformando il partito in proprietà privata. Si sottolinea come un partito che afferma di lottare contro l’elitarismo abbia ora un leader elitario.
Infine, VMRO-DPMNE esige che Levica chiarisca la provenienza dei fondi utilizzati per l’acquisto della proprietà e come ciò si concili con l’immagine di un partito anticapitalista, suggerendo che Levica abbia cambiato facilmente i suoi principi e che il rosso “di sinistra” di Apasiev sia solo un costume.