Costruzione accelerata dell’interconnettore di gas Macedonia-Serbia ridefinisce la mappa energetica della regione

I ministri dell’energia di Macedonia e Serbia hanno concordato di accelerare la costruzione dell’interconnettore di gas tra i due paesi, sottolineando l’importanza strategica del progetto per la sicurezza energetica regionale e la diversificazione dell’approvvigionamento di gas. L’accordo è emerso durante il 14° Forum Internazionale per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile (IFESD-14) a Skopje, dove Sanja Bozhinovska, Ministro dell’Energia, delle Miniere e delle Risorse Minerarie della Macedonia, ha incontrato Jovana Joksimović, Assistente Ministro delle Miniere e dell’Energia della Serbia.

Entrambi i ministri hanno ribadito l’urgenza di collegare i sistemi del gas dei due paesi, aprendo l’accesso a nuove fonti di gas.

Un incontro di coordinamento tra le istituzioni e gli operatori dei due paesi si è tenuto a margine del forum presso il Ministero dell’Energia della Macedonia, per esaminare le procedure e le fasi tecniche necessarie per accelerare ulteriormente il progetto.

Bozhinovska ha dichiarato: “L’interconnettore di gas con la Serbia è uno dei progetti infrastrutturali regionali più importanti che consentirà una reale stabilità e sicurezza energetica. Questo progetto non è importante solo per la Macedonia e la Serbia, ma anche per l’intera Europa.” Ha aggiunto che la nuova connessione energetica offre a entrambi i paesi l’accesso a fonti e percorsi alternativi, rafforzando la posizione della regione come partner attivo e responsabile nella nuova mappa energetica europea.

Joksimović ha sottolineato che: “L’interconnettore di gas con la Macedonia è un progetto che ha un significato che va oltre i nostri confini. Fa parte della visione di una regione connessa dal punto di vista energetico, sicura e allineata agli obiettivi europei.” Ha elogiato l’intensa e costruttiva cooperazione tra i due paesi, esprimendo fiducia nella creazione di un nuovo asse di stabilità energetica attraverso gli operatori “Srbijagas” e “Nomagas”.

Entrambi i ministri hanno convenuto sulla chiara tabella di marcia, sugli studi completati e sul sostegno delle istituzioni europee, sottolineando la necessità di un’azione coordinata per avviare la costruzione il prima possibile.