Il direttore dell’impresa pubblica “Igiene Comunale” di Skopje, Sabahudin Rustemi, e un altro dirigente rimangono in custodia cautelare. I due sono stati arrestati in relazione alla problematica dei rifiuti nella capitale.
La Procura della Repubblica ha confermato che gli individui sono detenuti e che la procedura è in corso.
Le autorità hanno reso noto che gli arresti sono collegati a sospetti di reato ai sensi dell’articolo 230 del codice penale, ovvero, aver messo in pericolo l’ambiente e la natura con la gestione dei rifiuti.
Precedentemente, il Governo aveva incaricato il Ministero dell’Interno, in coordinamento con l’Ispettorato Comunale Statale, l’Ispettorato Ambientale Statale, l’Ispettorato Sanitario e l’Istituto di Sanità Pubblica, di condurre un’ispezione straordinaria nella Città di Skopje e presso “Igiene Comunale”. L’obiettivo era determinare la situazione relativa ai rifiuti nella capitale e intraprendere le misure appropriate.
In merito all’arresto, il Sindaco di Skopje, Danela Arsovska, ha reagito criticamente, alludendo su Facebook al fatto che il direttore, un membro del partito DUI, sarebbe stato rilasciato dopo aver convinto la polizia di essere “Vlen” nel cuore e nell’anima. Arsovska attribuisce la colpa al presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda, Julijana Spirovska, affermando ironicamente che quest’ultima non viene arrestata perché possiede un album fotografico con tutti i funzionari del VMRO-DPMNE.
