Stevcho Jakimovski continua a cementificare tutto ciò che può essere trasformato in suo profitto personale

Stevcho Jakimovski è accusato di aver facilitato l’acquisizione di terreni, inclusa parte di una strada pubblica, da parte di una società a lui vicina, Apollo Engineering, a prezzi inferiori al valore di mercato. L’accusa è stata lanciata da VMRO-DPMNE, che descrive l’operazione come un esempio di interesse pubblico trasformato in profitto privato.

Secondo VMRO-DPMNE, Apollo Engineering ha ottenuto il terreno nel quartiere di Vlae attraverso un processo di privatizzazione. Una porzione di questo terreno, che include parte di Via Esperanto di fronte al Kino Vlae, era precedentemente destinata all’uso pubblico.

L’accusa sostiene che Jakimovski ha firmato un Piano Urbanistico Dettagliato (DUP) che prevedeva la costruzione di un edificio di grandi dimensioni sul sito dove Apollo Engineering ha successivamente acquisito la proprietà. VMRO-DPMNE afferma che il piano è stato creato appositamente per consentire alla società di ottenere il terreno, inclusa parte della strada.

Apollo Engineering avrebbe pagato solo 285 dinari al metro quadro, per un totale di circa 3.500 euro, per la privatizzazione, un importo considerato irrisorio rispetto al valore di mercato del terreno a Vlae.

Pochi mesi dopo la privatizzazione, la società ha rivenduto l’intero terreno a Jonche Spirkovski, il proprietario della stessa Apollo Engineering, per 2.950.000 dinari. VMRO-DPMNE definisce l’operazione un accordo fittizio in cui l’interesse pubblico viene sacrificato per il guadagno personale.

VMRO-DPMNE afferma che Jakimovski ha trasformato il comune in una società privata, Karposh, da cui trae profitto, dimenticando i cittadini.